Tuta

L’uso della tuta protegge l’esperimento dalla polvere e da altri contaminanti che potrebbero compromettere i risultati degli esperimenti.

La tuta, insieme a guanti, mascherina, sovrascarpe e cuffia, serve per non introdurre contaminazioni da particelle che trasportiamo comunemente in gran quantità: anche solo 0,1 grammi di polvere in apparati con centinaia di tonnellate di materiale possono compromettere l’esperimento. Negli esperimenti che studiano eventi rari (interazioni di neutrini o di materia oscura, decadimenti nucleari, ecc.), è fondamentale che siano rispettate condizioni di purezza estrema.

Tuta

Le esigenze di purezza di tutti i materiali che compongono i rivelatori per gli esperimenti dei LNGS sono molto stringenti. Interazioni di neutrini o di materia oscura e decadimenti nucleari particolari. sono detti “eventi rari”, poiché le probabilità che avvengano sono bassissime. Per riuscire a osservare questi eventi rari, il fondo di “rumore” dato dalle radiazioni ambientali e da quelle emesse dalle parti che compongono i rivelatori stessi deve essere minimo, così come all’interno degli apparati sperimentali, devono essere ridotte a zero le contaminazioni da materiale esterno. Quando si ha la necessità di entrare fisicamente nell’apparato o di manipolare dei suoi elementi, una precauzione basilare è quella di indossare indumenti che frappongano una barriera fra le particelle inquinanti e l’ambiente ad alta pulizia. La tuta è uno di questi, ma sono necessari anche guanti, mascherina, cuffia e soprascarpe. Pelle, capelli, residui di fumo, batteri e polvere, sono tutte fonti di contaminazione che trasportiamo e perdiamo in quantità microscopiche in condizioni normali, e possono essere fatali per la riuscita di esperimenti sensibilissimi come quelli condotti ai LNGS. Basti pensare che anche solo 0.1 g di polvere all’interno di un rivelatore enorme come quello di Borexino ne possono compromettere i risultati; o che i rivelatori degli esperimenti CUORE e CUPID devono essere maneggiati in ambienti protetti dal contatto diretto con la pelle e con l’aria che contengono quantità infinitesime di elementi radioattivi (potassio-40 e radon, rispettivamente) che disturberebbero irrimediabilmente le misure. Per alcuni esperimenti la tuta non basta. Le manipolazioni del rivelatore di CUORE ad esempio avvengono all’interno di un’apposita stanza detta camera pulita. Una camera pulita è un ambiente a contaminazione controllata, in cui aerazione, ventilazione, filtrazione d’aria, materiali di costruzione e procedure operative sono regolamentate per controllare la concentrazione e la qualità di particelle presenti nell’aria.

Fig.1 Assemblaggio del rivelatore di CUORE all'interno della camera pulita. I componenti del rivelatore vengono maneggiati dentro una glove box (scatola a guanti), una scatola sigillata che permette di manipolare i pezzi in condizioni di estrema purezza.

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